Arabia Saudita e Russia stanno considerando di continuare a tagliare la produzione di petrolio, strategia commerciale che porta ad un aumento dei prezzi del petrolio greggio. 

E l’aumento dei prezzi del petrolio, ovviamente, influenza i costi dei carburanti come la benzina e il diesel.

Per contrastare questi aumenti dei prezzi dei carburanti e limitare quindi l’effetto nelle tasche dei cittadini, il governo sta valutando l’idea di fornire un bonus.

Scopriamo insieme le idee al vaglio.

Metto qui sotto il video in cui spiego tutto, ma più sotto, per chi lo preferisce, c’è anche il classico nero su bianco… buona visione o buona lettura.

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La prima ipotesi al vaglio del Governo è quella di un bonus una tantum di 150 euro alle persone con redditi bassi. 

Questo bonus, innanzitutto, pare che il governo lo voglia finanziare tramite quello che viene definito l’extra gettito IVA sui carburanti. 

In altre parole, visto che l’aumento dei prezzi comporta un aumento delle imposte e quindi maggiori entrate per lo Stato, queste maggiori entrate potrebbero essere destinate proprio a pagare il bonus.

Inoltre, sembra che il governo non stia considerando al momento di ridurre le tasse (accise) sui carburanti, misura che avrebbe un impatto troppo forte sulle finanze dello Stato.

Le modalità per erogare questo bonus potrebbero essere diverse, incluso l’utilizzo di carte acquisti distribuite alle fasce di popolazione in difficoltà economica. 

Come ho già sottolineato, si tratta di una strategia che mira a mitigare l’effetto dell’aumento dei prezzi dei carburanti sulla popolazione a basso reddito, ma richiede risorse significative e complica la pianificazione finanziaria del governo.

Bene, a questo punto per ogni domanda non esitate a contattarmi, perché anche per oggi è tutto.

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Rincari carburanti: il governo studia un bonus?