TFR: chi lo paga ai dipendenti se l’azienda va in fallimento?
Può capitare che aziende e società falliscano.
Il fallimento, purtroppo, si riflette sui suoi dipendenti che si ritrovano senza lavoro, ma che devono anche affrontare un altro problema: chi paga il TFR ai dipendenti quando un’azienda va in fallimento?
Capiamolo insieme.
Metto qui sotto il video in cui spiego tutto, ma più sotto, per chi lo preferisce, c’è anche il classico nero su bianco… buona visione o buona lettura.
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Prima di tutto ricordiamo che il Tfr è una cifra accantonata da ogni azienda ogni anno per ogni suo dipendente e che ogni lavoratore percepirà al momento della cessazione del suo rapporto lavorativo.
È chiaro quindi che è un importante sostegno per quei lavoratori che si ritrovano senza lavoro.
Chi paga al dipendente il TFR?
Se un’azienda fallisce, il tfr che spetta al lavoratore sarà pagato dal cosiddetto Fondo di Garanzia.
In pratica è un fondo statale gestito dall’Inps, attivo dal 1982 ed alimentato da tutte le aziende italiane con un contributo obbligatorio annuo.
Il Fondo di Garanzia assicura il pagamento del TFR a tutti i lavoratori dell’azienda fallita, anche se il loro datore di lavoro non ha versato tale contributo.
Si può accedere al Fondo di Garanzia nei casi di fallimento dell’azienda, ma anche in caso di liquidazione coatta amministrativa o di amministrazione straordinaria o ancora se si verifica la procedura di liquidazione del patrimonio.
La richiesta può essere fatta tramite il portale telematico Inps oppure tramite CAF e patronati.
Alla domanda si dovrà allegare una copia della domanda di ammissione al passivo, la dichiarazione sostituiva del certificato del tribunale e altri documenti, per cui un consiglio saggio è quello di affidarsi ad un avvocato.
Bene, a questo punto per ogni domanda non esitate a contattarmi, perché anche per oggi è tutto.
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