Imu seconde case: non si paga più? Dipende…
La Corte Costituzionale, il più alto organo giuridico di tutela della conformità della legge alla costituzione, con una recente sentenza pare abbia stabilito l’esenzione dell’Imu per le seconde case.
E’ davvero così?
Capiamolo insieme.
Metto qui sotto il video in cui spiego tutto, ma più sotto, per chi lo preferisce, c’è anche il classico nero su bianco… buona visione o buona lettura.
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La Corte Costituzionale esenta davvero le seconde case dal pagamento dell’Imu?
Ad essere onesti non è tutto così semplice e la risposta corretta è dipende!
Con una legge del 2011, in Italia non è prevista l’esenzione IMU per l’abitazione adibita a dimora principale del nucleo familiare, nel caso in cui uno dei suoi componenti sia residente anagraficamente e dimori in un immobile ubicato in altro comune.
Pensate, per capirci, a quei casi in cui due persone unite in matrimonio o unione civile che, per esigenze lavorative, hanno 2 case in comuni diversi e lontani e si ricongiungono ad esempio nel fine settimana.
Ecco, in questi casi non c’è l’esenzione dell’Imu sulla seconda casa della coppia comprata per esigenze lavorative.
Nei casi, invece, di persone sposate o unite civilmente, ma con dimore abituali in due diversi immobili nello stesso comune, l’esenzione sull’Imu c’è.
E secondo l’interpretazione della Corte di cassazione, tutto ciò violerebbe l’art. 3 Cost., in quanto crea una ingiustificata disparità di trattamento “fondata su un neutro dato geografico […] a parità di situazione sostanziale”
E così con sentenza n. 209/2022 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di qualsiasi disposizione di legge che condizioni l’esenzione Imu dell’abitazione principale alla convivenza con l’altro coniuge.
Per farla facile si può avere l’esenzione dall’Imu su una seconda casa in un altro comune, purché sia l’abitazione principale per uno dei coniugi, coniugi che quindi dimorano in comuni differenti, ma che rimangono nell’ambito della comunione materiale e spirituale del matrimonio o unione civile.
La novità produce effetti ai fini del pagamento dell’imposta dovuta anche per l’anno in corso.
Ma su questo punto la Corte ha chiarito che le dichiarazioni di illegittimità costituzionale non determinano una situazione in cui le cosiddette “seconde case” ne possano usufruire.
Le dichiarazioni di illegittimità costituzionale, infine, mirano a responsabilizzare i comuni e le altre autorità preposte ad effettuare adeguati controlli.
Bene, a questo punto per ogni domanda non esitate a contattarmi perché anche per oggi è tutto, quindi vi saluto.
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