Anche quest’anno l’Inps ha presentato la sua relazione annuale al Parlamento italiano.

Cosa ha detto l’Inps in questa relazione? Avremo o no una pensione dignitosa?

Beh scopriamolo insieme…

Metto qui sotto il video in cui spiego tutto, ma più sotto, per chi lo preferisce, c’è anche il classico nero su bianco… buona visione o buona lettura.

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Le dure parole dell’Inps nella sua relazione annuale, anche in questo 2022, delineano un quadro decisamente non roseo.

In poche parole l’Inps ha dichiarato apertamente che la previdenza obbligatoria, così come è costruita ed in questo contesto sociale, non è in grado di assicurare a tutti dei livelli di vita dignitosi.

Questo, dice l’Inps, è vero un pò per tutti, ma è drammatico per i più giovani e per le donne.

Ben il 40% pensionati italiani, infatti, già nel 2021, ha percepito una pensione lorda sotto i mille euro.

Ma i giovani vivono in un mondo del lavoro profondamente cambiato, precario, con contribuzioni frammentate e basse ed avranno pensioni pubbliche ridicole.

Le donne, invece, partono con retribuzioni più basse rispetto agli uomini ed anche loro, per la cura della famiglia, hanno spesso contribuzioni discontinue.

Il messaggio dell’Inps non è qualcosa di nuovo rispetto a quello degli anni precedenti, ma il suo messaggio resta indifferente sia a chi le leggi le scrive sia ai cittadini che poi ne fanno le spese.

In Italia storicamente nessuno ha mai pensato alla pensione, era qualcosa che arrivava dallo Stato quasi in automatico, ma oggi il mondo è cambiato.

Oggi il nostro sistema previdenziale si basa su due pilastri: la previdenza obbligatoria (cioè dell’Inps) e quella complementare, cioè dei fondi pensione volontari attivabili da noi cittadini.

Ma in Italia solo il 34% dei lavoratori ha sottoscritto un fondo pensione volontario!

Ed i lavoratori che ne avrebbero più bisogno, sono quelli che partecipano meno sia in termini di numero di iscritti che in termini di contributi.

E’ un pò come camminare su una gamba sola…saltelli, zoppichi ed il rischio di inciampare e cadere è davvero alto…

Così come un essere umano che dispone di due gambe per camminare, se una delle due non viene usata adeguatamente (la previdenza complementare) e tutto il peso si sposta sull’unica gamba attiva (la previdenza pubblica) si procederà dapprima zoppicando e poi, inevitabilmente, si cadrà.

Bene amici, forse anche voi, se non state facendo nulla, avrete una vita futura grama, ma non disperate, magari siete ancora in tempo per rimediare, quindi, a questo punto per ogni domanda non esitate a contattarmi perché anche per oggi è tutto, quindi vi saluto.

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Pensioni: avremo una pensione dignitosa o no? Ecco cosa dice l’Inps e come rimediare.

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