In molti, al giorno d’oggi, si chiedono quanto percepiranno di pensione al termine dell’attività lavorativa.

La risposta, ovviamente, non può essere generalizzata, perché dipende anche da una serie di fattori personali, ma ci sono degli indicatori che possono darci una buona approssimazione della situazione, situazione che è differente tra lavoratori dipendenti e lavori autonomi.

Capiamo quindi insieme quali sono questi indicatori.

Metto qui sotto il video in cui spiego tutto, ma più sotto, per chi lo preferisce, c’è anche il classico nero su bianco… buona visione o buona lettura.

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Degli ottimi indicatori utili a capire quanto andremo a prendere di pensione, sono i cosiddetti tassi di sostituzione.

Questi sono dati dal rapporto – espresso in termini percentuali – tra l’importo del primo assegno pensionistico e l’ultimo stipendio o ultimo reddito percepito.

In pratica, per fare un esempio, se prendi 1.200 euro ed il tuo tasso di sostituzione è del 50%, sai che avrai di pensione 600 euro.

I tassi di sostituzione dipendono dall’età a cui si va in pensione, se si era dipendenti o autonomi, a quanti anni di contributi si sono versati, dall’inflazione ed altri fattori tecnici.

La Ragioneria Generale dello Stato ha fatto delle simulazioni con risultati non proprio piacevoli.

Innanzitutto, i tassi di sostituzione stanno calando nel tempo, cioè, man mano che passano gli anni, si prende sempre meno di pensione pubblica.

Così un lavoratore dipendente del settore privato, che nel 2010 aveva una pensione pari al 73%  dell’ultima retribuzione, nel 2070, a parità di requisiti, avrà una pensione pari solo al 60,7% dell’ultimo reddito.

In pratica, per un dipendente con una stipendio netto di 1.400 euro, arriverà una pensione di circa 849,00 euro.

E per gli autonomi andrà anche molto peggio.

Per un lavoratore autonomo, infatti, il tasso di sostituzione è già passato dal 72% del 2010 al 55% del 2020 e si abbasserà ulteriormente al 49,1% entro il 2070.

In pratica, un autonomo con un’entrata netta media mensile di 2.000 euro, nel 2070 arriverà una pensione di circa 982,00 euro.

La situazione appare già poco rosea così, ma ad essere sinceri è ancora peggio di quanto sembra.

Perché da diverse fonti di legge che i coefficienti di sostituzione, essendo frutto di un calcolo con diverse ipotesi, sovrastimano abbastanza la realtà dei fatti.

In altre parole, la pensione futura, in rapporto al nostro ultimo reddito, sarà ancora più bassa di quanto stimato dallo Stato oggi.

Ma non dobbiamo disperare, perché sapendo la verità possiamo muoverci per porvi rimedio.

Bene amici, a questo punto per ogni domanda non esitate a contattarmi perché anche per oggi è tutto, quindi vi saluto.

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Pensione: quanto prenderemo una volta "arrivati"?