Evasione fiscale: dal 2021 più difficile con Draghi?
Secondo i dati del ministero dell’Economia, l’evasione fiscale, cioè l’entità delle imposte dovute e non versate al fisco ogni anno, si aggira intorno ai 200 miliardi di euro.
Secondo le stesse parole inviate da Draghi all’Unione Europea “L’evasione fiscale aggrava il prelievo sui contribuenti onesti, sottrae risorse al bilancio e introduce distorsioni” nell’economia.
E proprio per combattere queste distorsioni uno degli obiettivi del governo Draghi è quello di rendere più efficiente la rete di banche dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per recuperare quanto dovuto al fisco da chi evade.
Capiamo bene di che si tratta.
Metto qui sotto il video in cui spiego tutto, ma più sotto, per chi lo preferisce, c’è anche il classico nero su bianco… buona visione o buona lettura.
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In sostanza, il piano del governo Draghi prevede il potenziamento dei controlli sui contribuenti a maggiore rischio di evasione fiscale.
E per farlo verranno utilizzati strumenti avanzati di analisi dei dati provenienti delle banche dati, banche dati che, a quanto si legge, sono ben 116.
Il Piano prevede, oltre all’incrocio delle banche dati, anche l’utilizzo di informazioni anonime per scovando così possibili evasori e permettere così l’avvio dei controlli attraverso le cosiddette “lettere di compliance”, lettere che nella sostanza invitano i contribuenti a rivedere quanto dichiarato e versato.
Grazie al fisco digitale, è previsto un aumento del 30% di queste comunicazioni.
Per gli evasori, quindi, si avvicinano tempi sempre più difficili.
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