Il 1 Gennaio 2021 entra in vigore il Regolamento Eba, regolamento che potrebbe cambiare i rapporti tra clienti e banche. 

Le nuove regole, infatti, introducono criteri per cui alcuni clienti, sia privati che aziende, rischiano di finire nella lista nera dei cattivi pagatori.

Ma è proprio vero che basterà uno sconfinamento di 100 euro per essere segnalati e diventare cattivi pagatori anche se non è mai accaduto prima? 

Beh capiamo bene la situazione. Ti metto qui il video in cui ti spiego tutto, ma, se preferisci, sotto ti metto anche il classico nero su bianco.

Buona visione o buona lettura.

Le nuove norme, nello specifico, ci dicono che, a partire dal 1° gennaio, gli intermediari devono classificare in stato di default, cioè in fallimento, il cliente che non adempie per tre mesi alle proprie obbligazioni creditizie, qualora l’ammontare dell’inadempimento è superiore sia a 100 euro sia all’1% del totale delle obbligazioni creditizie complessivamente vantate dalla banca. 

Traduciamo tutto in qualcosa di comprensibile…

In pratica, un nostro sconfinamento, per essere segnalati in fallimento, deve soddisfare contemporaneamente 3 criteri:

– 1 deve superare sia una soglia assoluta, soglia pari a 100 euro per i privati o pari a  500 euro per le imprese; 

– 2 deve superare una soglia relativa pari all’1% dell’esposizione totale del cliente; 

– 3 lo sconfinamento deve protrarsi per 90 giorni, cioè lo sconfino che ha soddisfatto i primi due punti, fa partire un timer di 90 giorni trascorsi i quali, se lo sconfino non è rientrato, si diventa in default..

Poi, anche se si viene classificati in default sulla base della nuova definizione, non si è classificati automaticamente cattivi pagatori e cioè anche “a sofferenza” nella Centrale dei Rischi. 

Le banche, infatti, normalmente segnalano un cliente “in sofferenza” solo quando ritengono che questo abbia gravi difficoltà, non temporanee, a restituire il suo debito. La classificazione presuppone, cioè, una valutazione della situazione finanziaria complessiva del cliente e non si sia basato solo su singoli eventi, quali ad esempio uno o più ritardi nel pagamento del debito. Non vi è dunque alcun automatismo tra la classificazione a default e la segnalazione a sofferenza in CR. 

A questo punto appare chiaro che la risposta alla nostra domanda iniziale è no, non basta uno sconfinamento di 100 euro per essere segnalati in default, perché ci sono altri due criteri da verificare e anche soddisfando i 3 criteri, non saremo automaticamente cattivi pagatori.

Dal 2021, però, per non avere problemi bancari dovremo prestare molta attenzione al nostro conto bancario.

Confindustria e ABI, hanno già chiesto alle istituzioni europee “di intervenire urgentemente su alcune norme” per non rischiare “di compromettere irrimediabilmente le prospettive di recupero dell’economia italiana ed europea”.

Vedremo cosa succederà, ma per ogni domanda non esitate a contattarmi. Trovi i miei vari canali e contatti cliccando QUI .

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