Bitcoin: un insegnamento per non restare scottati…
In questi giorni imperversa la febbre da Bitcoin. La criptovaluta più famosa al mondo, dai circa 12mila dollari di metà ottobre, ha superato in questi giorni quota 40mila dollari, mettendo a segno un rialzo stratosferico di oltre il 230% in solo 3 mesi.
Un risultato eccezionale che ha portato il bitcoin sulla bocca di tutti e su ogni telegiornale e tutto questo mi fa tornare alla mente uno dei più classici insegnamenti della storia finanziaria moderna.
Ve lo voglio raccontare, perché ci aiuterà ad apprendere una lezione importante per non restare scottati con il bitcoin.
Ti metto qui il video in cui ti spiego tutto, ma, se preferisci, sotto ti metto anche il classico nero su bianco. Buona visione o buona lettura.
Molto spesso le persone prendono decisioni d’investimento spinti da quello che fanno altri, magari qualche amico con cui parlano al bar o quello che sentono in tv o leggono sul giornale o che percepiscono come sensato dalla collettività, anche quando la massa può fare qualcosa di assolutamente insensato.
Per capire fino dove può portarci, in campo finanziario, il nostro istinto a conformarci alla massa, dobbiamo tornare indietro all’Olanda del 1600 circa.
In quegli anni il Tulipano fu introdotto per la prima volta sul mercato Olandese e, visto che non lo avevano mai visto prima, gli olandesi si innamorarono dei bulbi di tulipano ed iniziarono ad investirci sempre di più.
Ed il prezzo dei bulbi, per la legge della domanda e dell’offerta, iniziò a salire, salire e salire sempre più fino al punto in cui un solo bulbo arrivò a valere 10 volte il reddito annuale di un artigiano esperto.
In tanti fecero un sacco di soldi, ma ad un certo punto….arrivò la peste bubbonica ed i compratori non poterono andare al mercato dei bulbi.
E senza tanti compratori, sempre per la legge della domanda e dell’offerta, il prezzo iniziò a scendere, scendere e scendere e le persone corsero a vendere i loro bulbi così velocemente come quando avevano iniziato a comprare.
Il risultato finale, ovviamente, fu un vero tracollo dei prezzi dei bulbi ed in tanti finirono rovinati.
Ma cosa possiamo imparare dai bulbi a proposito di Bitcoin?
Beh la lezione è che in certi momenti, tutto sembra aver senso, specie se è quello che fanno anche tanti altri o se la cosa la sentiamo in tv.
Altri esempi storici di questo sono stati la bolla immobiliare scoppiata nel picco del 2008 o la bolla internet degli anni 2000, anni in cui tutti in Italia correvano a comprare azioni Tiscali.
Ed ora c’è la febbre da Bitcoin.
Questo non vuol dire che non dobbiamo assolutamente comprare bitcoin. Possiamo benissimo farlo se il nostro investimento in bitcoin risulta essere un piccola % del nostro patrimonio complessivo.
Dobbiamo invece evitare di investire in bitcoin una cifra per noi importante o tutto il nostro patrimonio nella speranza di diventare ricchi velocemente, perché la bolla potrebbe scoppiare e ritrovarci in mano un pugno di mosche.
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